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Autore: DE MICCO 18 agosto 2025
La sicurezza alimentare è fondamentale per tutelare clienti e azienda. Centro Sicurezza Consulenze ti aiuta a regolarizzare gli adempimenti, controllare i rischi e mantenere la tua attività conforme alle normative, grazie a verifiche, analisi e formazione mirata. Contattaci 0578738346 Hai mai sentito parlare della listeriosi ? È una malattia causata da un batterio chiamato Listeria monocytogenes, spesso sottovalutato ma potenzialmente pericoloso. In questo blog scoprirai cos’è, come si diffonde, i rischi principali e le misure di prevenzione essenziali. 1. Che cos’è la Listeria? Listeria è un genere di batteri, ma quello più noto e pericoloso per l’uomo è Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi Si trova comunemente nel terreno , nell’ acqua e può contaminare numerosi alimenti—specialmente verdure crude, latticini non pastorizzati, carni poco cotte 2. Modalità di trasmissione e rischi Contaminazione alimentare : questo batterio può sopravvivere anche a basse temperature (frigo o freezer), rendendolo difficile da eliminare Chi è più a rischio : Donne in gravidanza : rischio aborto, parto prematuro o infezione del neonato Anziani, immunodepressi e neonati : possono sviluppare forme gravi come meningite o sepsi 3. Sintomi e forme cliniche Forma non invasiva (gastroenterite): nausea, diarrea e febbre che insorgono entro 24 ore; in genere è lieve e autolimitante Forma invasiva o sistemica : può comparire anche dopo giorni o settimane dall’ingestione e manifestarsi con meningite, confusione, sepsi In gravidanza, i sintomi possono essere lievi ma le conseguenze per il feto possono essere gravissime 4. Prevenzione: le regole d’oro Cuocere bene gli alimenti , soprattutto carni e preparazioni a rischio Lavare accuratamente le verdure . Evitare latticini non pastorizzati . Separare cibi crudi da quelli pronti e disinfettare utensili e superfici Consumare rapidamente gli alimenti deperibili 5. Quadro epidemiologico e andamento recente Aumento dei casi in Europa : nel 2023, la listeriosi ha raggiunto il record di casi dal 2007 con quasi 2.952 casi , +5,8% rispetto al 2022 Incremento nel 2022 : registrato un +15,9% di casi rispetto al 2021; il tasso di mortalità fu uno dei più alti degli ultimi dieci anni Salmone affumicato come causa di focolai : tra 2022 e 2023, un focolaio che ha colpito più paesi (Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi) ha causato 17 infezioni e 2 decessi Ricordati di controllare se nel tuo manuale HACCP sono presenti: Procedure operative e registrazioni Piani di sanificazione con prodotti e frequenze. Registri di pulizia e disinfezione. Registrazioni di controlli su temperature di frigo, freezer e ambienti di lavorazione. Analisi microbiologiche Rapporti di laboratorio su campioni di alimenti pronti al consumo e superfici di lavoro. In caso di alimenti “ready to eat” → obbligo di ricerca della Listeria monocytogenes secondo Reg. CE 2073/2005 (criteri di sicurezza alimentare). Per qualsiasi informazione contattaci 0578738346 Centro Sicurezza Consulenze
Autore: DE MICCO 11 agosto 2025
Cos’è il DUVRI Il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze) è un documento obbligatorio previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Viene redatto dal Datore di Lavoro committente quando affida lavori, servizi o forniture a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o unità produttiva . L’obiettivo del DUVRI è individuare, valutare e gestire i rischi derivanti dalle interferenze tra le attività svolte dal committente e quelle dell’appaltatore, stabilendo le misure da adottare per eliminarli o ridurli al minimo. Come funziona Il processo di stesura del DUVRI prevede: Analisi delle attività svolte dal committente e dall’appaltatore. Individuazione delle interferenze , cioè situazioni in cui le due attività possono sovrapporsi e generare rischi (es. uso condiviso di spazi, macchinari, impianti). Definizione delle misure di prevenzione e protezione per ridurre/eliminare tali rischi. Cooperazione e coordinamento tra le parti, con riunioni, scambio di informazioni e nomina di referenti. Allegato al contratto di appalto : il DUVRI deve essere parte integrante del contratto, pena la nullità. Cosa deve contenere un DUVRI ben fatto Un DUVRI completo deve includere: Descrizione del luogo di lavoro e delle attività. Analisi dei rischi da interferenza con indicazione delle fonti di pericolo. Procedure di sicurezza da seguire . Responsabili e referenti per sicurezza e coordinamento. Piani di emergenza e vie di evacuazione . Misure specifiche per macchinari, attrezzature e sostanze pericolose . Cronoprogramma delle attività . DUVRI e attività stagionali: il caso della vendemmia Nelle strutture stagionali – come cantine e aziende agricole durante la vendemmia – la presenza di personale esterno (cooperative, lavoratori interinali, aziende di trasporto, ditte di manutenzione) aumenta i rischi da interferenza . Esempi: Utilizzo simultaneo di macchine agricole e mezzi di trasporto. Lavori in spazi ristretti e affollati. Attività di manutenzione in contemporanea alla produzione. Presenza di rischi chimici (prodotti per la pulizia, sanificazione botti, trattamenti). In questi casi il DUVRI: Coordina le procedure di sicurezza tra tutte le parti. Previene incidenti dovuti alla sovrapposizione di attività. Garantisce conformità normativa , evitando sanzioni. Perché è importante Il DUVRI: Tutela la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori presenti. Evita sanzioni (che possono arrivare fino a 6.400 € per mancanza del documento). Migliora la gestione operativa , riducendo interruzioni e imprevisti. Rappresenta una prova documentale di corretta gestione della sicurezza in caso di controlli o incidenti. Come Centro Sicurezza Consulenze può aiutarti Centro Sicurezza Consulenze supporta le aziende nella redazione, aggiornamento e gestione del DUVRI , con un approccio pratico e personalizzato: Sopralluogo tecnico per individuare i rischi reali. Interviste e raccolta informazioni con i responsabili. Redazione del documento conforme alla normativa. Supporto nella formazione di lavoratori e appaltatori. Aggiornamenti rapidi in caso di modifiche alle attività o al personale. Per le aziende stagionali, come quelle impegnate nella vendemmia, offriamo pacchetti rapidi e mirati , in grado di essere operativi anche in tempi stretti, senza trascurare nessun aspetto normativo. 📅 Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. 📧 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
🔌 Cos’è la Messa a Terra? La messa a terra è un sistema di sicurezza essenziale negli impianti elettrici, progettato per proteggere persone, attrezzature e strutture da incidenti elettrici dovuti a dispersioni di corrente , guasti o contatti accidentali. In pratica, collega alcune parti dell’impianto (come involucri metallici, masse) a un dispersore interrato . In caso di guasto, la corrente elettrica segue un percorso sicuro verso terra, evitando che attraversi il corpo umano o provochi danni a cose.. ⚠️ Perché è importante? Riduce il rischio di folgorazione per i lavoratori Previene incendi causati da cortocircuiti Salvaguarda le apparecchiature elettroniche È obbligatoria per legge in tutti i luoghi di lavoro 📜 Cosa dice la normativa? La verifica degli impianti di messa a terra è regolata dal D.P.R. 462/01 , che impone a tutti i datori di lavoro l’obbligo di far eseguire verifiche periodiche da organismi abilitati dal Ministero , con periodicità ogni 2 o 5 anni , a seconda del tipo di attività. 📑 Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro deve: Far eseguire le verifiche periodiche Conservare la relazione tecnica di verifica Comunicare all’INAIL il superamento della verifica Gestire le scadenze per i rinnovi successivi  💸 Quali sono le sanzioni? ⚠️ In caso di ispezioni da parte di ASL o Ispettorato del Lavoro , la mancanza della documentazione può portare a sanzioni immediate e, nei casi più gravi, alla chiusura dell’attività . Violazione Sanzione prevista Nessuna verifica eseguita da € 500 a € 2.000 Documentazione assente o incompleta da € 1.000 a € 3.000 Reiterazione o inosservanza grave Sospensione dell’attività Infortunio da impianto non verificato Responsabilità civile e penale del datore di lavoro ✅ Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco Affidati a noi per: ✅ Gestione scadenze per i rinnovi periodici ✅ Archiviazione dei documenti per eventuali controlli ✅ Supporto durante i controlli di ASL e Ispettorato 📅 Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. 📧 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
Sai quanto il rumore può incidere sulla tua salute, sulla produttività del tuo team e sulla sicurezza aziendale? In molti ambienti lavorativi, il rumore è una presenza costante e sottovalutata. Ma è davvero solo un fastidio o può diventare un rischio concreto? Cos'è il rumore? In termini semplici, il rumore è un suono indesiderato, fastidioso o dannoso , che può disturbare la concentrazione, interferire con la comunicazione o addirittura danneggiare l’udito. Tecnicamente, si misura in decibel [dB(A)] , ed è il risultato di vibrazioni che si propagano nell’aria e vengono percepite dal nostro sistema uditivo. Non tutti i suoni sono rumore, ma quando diventano eccessivi, ripetitivi o continui , possono trasformarsi in un rischio professionale . Questo accade ad esempio in ambienti industriali, officine, cantieri, agricoltura, mense, lavanderie, impianti sportivi o strutture con macchinari rumorosi. Il rischio rumore fa riferimento all’esposizione prolungata a livelli acustici elevati durante l’attività lavorativa. Secondo i dati europei, quasi il 30% dei lavoratori è esposto a rumore nocivo sul posto di lavoro, spesso ben oltre i limiti raccomandati, con effetti che vanno dalla semplice difficoltà di comunicazione a danni permanenti all’udito . Quali sono gli effetti sulla salute? Ti sei mai chiesto perché ti senti più stanco, irritabile o distratto dopo una giornata di lavoro in un ambiente rumoroso? Il rumore influisce in molti modi sul nostro organismo: Perdita della capacità uditiva (ipoacusia), anche permanente; Problemi cardiovascolari , come ipertensione e aumento del rischio infarto; Disturbi del sonno e della concentrazione ; Difficoltà di comunicazione , che possono compromettere la sicurezza nei luoghi di lavoro; Impatto psicologico , come stress, ansia e malessere generale. Inoltre, nei contesti scolastici, sanitari e industriali il rumore può influenzare negativamente l’apprendimento, il comportamento e la qualità del servizio erogato. Quali sono i limiti da rispettare? Secondo la normativa vigente (D.Lgs. 81/08), è necessario valutare l’esposizione al rumore quando i livelli superano: 80 dB(A) : soglia per l’adozione di misure preventive (formazione, DPI, sorveglianza sanitaria); 85 dB(A) : soglia per l’obbligo di interventi tecnici e organizzativi di riduzione del rischio. Domande da porti oggi stesso: Hai mai fatto valutare l’esposizione al rumore nella tua azienda? I tuoi dipendenti utilizzano correttamente le protezioni acustiche? Il tuo DVR include un’analisi dettagliata del rischio rumore? Sai che in assenza di valutazione puoi andare incontro a sanzioni anche pesanti? ⚠️ Quali sanzioni rischia il datore di lavoro? Ignorare il rischio rumore non è solo pericoloso per la salute, ma espone il datore di lavoro a sanzioni rilevanti: ❌ Mancata valutazione del rischio rumore: → Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.740 € a 7.014 € (art. 55, c.1 lett. a del D.Lgs. 81/08) ❌ Mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in caso di esposizione ≥85 dB(A): → Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.644 € a 6.576 € ❌ Assenza di formazione e informazione ai lavoratori esposti: → Ammenda da 1.096 € a 2.192 € ❌ Mancata sorveglianza sanitaria nei casi previsti: → Arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 4.384 € Centro Sicurezza Consulenze è qui per aiutarti Noi di Centro Sicurezza Consulenze Srl ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la valutazione e gestione del rischio rumore : 📝 Redigiamo i documenti obbligatori previsti dal D.Lgs. 81/08 🛡️ Ti aiutiamo a scegliere i DPI acustici più adatti 📊 Ti supportiamo nella formazione dei lavoratori ➡️ Il nostro obiettivo? Proteggerti da sanzioni e garantire la salute e il benessere di chi lavora con te. 📞 Contattaci oggi per un preventivo gratuito e personalizzato. 0578738346
Autore: DE MICCO 31 luglio 2025
La gestione delle emergenze è un aspetto fondamentale della sicurezza sul lavoro. Il Piano di Emergenza è lo strumento previsto dalla legge per organizzare in modo preciso e documentato le azioni da compiere in caso di incendio, evacuazione o qualsiasi situazione di pericolo. 📍 Quando è obbligatorio il Piano di Emergenza? La redazione del Piano di Emergenza è obbligatoria nei seguenti casi: Aziende con almeno 10 lavoratori (anche se distribuiti su più sedi, ma con un unico datore di lavoro). Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco (come elencato nell’Allegato I del DPR 151/2011: scuole, ospedali, autorimesse, teatri, industrie a rischio, ecc.). Luoghi di lavoro con persone non autonome (ospedali, case di riposo, scuole materne, ecc.). 👷 Cosa deve contenere il Piano di Emergenza Un piano ben strutturato prevede: Planimetrie con vie di fuga, uscite di sicurezza e punti di raccolta Ruoli e responsabilità in caso di emergenza Procedure di evacuazione e allarme Modalità di chiamata dei soccorsi (112, Vigili del Fuoco, ecc.) Procedure specifiche per l’evacuazione di persone disabili Contatti e nominativi del Responsabile del Piano 📚 Riferimenti normativi D.Lgs. 81/2008 – Art. 43 e 46 DM 3 settembre 2021 – “Criteri generali di controllo e gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro” 🤝 Centro Sicurezza Consulenze: il tuo partner per la sicurezza aziendale Affidarsi a professionisti è il modo migliore per garantire che il Piano di Emergenza sia redatto in modo efficace e conforme alle normative. Il nostro team ti supporta in ogni fase: Analisi dei rischi e delle necessità specifiche della tua azienda Redazione del Piano di Emergenza con planimetrie e procedure su misura Formazione del personale e simulazioni di evacuazione Aggiornamento periodico del documento secondo la normativa vigente ⚠️ Perché aspettare? Non avere un Piano di Emergenza aggiornato può comportare sanzioni severe e mettere a rischio vite umane . Investire oggi nella sicurezza è la scelta migliore per proteggere i tuoi collaboratori e la tua azienda. 📞 Richiedi subito una consulenza personalizzata! Contattaci: info@centrosicurezzaconsulenze.net 0578 738346
Autore: DE MICCO 24 luglio 2025
La presenza di agenti chimici pericolosi, cancerogeni o mutageni all’interno di un’azienda comporta obblighi stringenti in termini di prevenzione, tutela dei lavoratori e adempimenti documentali. Il Titolo IX del D.Lgs. 81/2008 disciplina nel dettaglio le misure da adottare per proteggere la salute di chi opera in ambienti potenzialmente a rischio. 📍 Quando si presenta il rischio chimico? Il rischio chimico si presenta ogni volta che in azienda vengono: Utilizzate, stoccate o smaltite sostanze chimiche pericolose Manipolati solventi, detergenti industriali, vernici, adesivi, pesticidi Generate emissioni o vapori tossici durante lavorazioni (saldatura, galvanizzazione, produzione chimica, ecc.) Effettuate attività di pulizia con agenti aggressivi senza adeguata protezione 👷 Principali mansioni a rischio Alcune delle mansioni più esposte al rischio chimico includono: Operatori chimici e di laboratorio Addetti alla verniciatura e alla saldatura Tecnici di manutenzione industriale Lavoratori del settore cosmetico, farmaceutico e alimentare Personale addetto alla pulizia industriale Operatori sanitari e veterinari Addetti allo smaltimento di rifiuti pericolosi ✅ Cosa deve fare un’azienda? Le imprese che utilizzano o manipolano agenti chimici e cancerogeni devono: 🔍 Valutare i rischi specifici legati all’uso di queste sostanze. 🛡️ Adottare misure di prevenzione e protezione , come adeguata ventilazione, DPI e contenimento. 📚 Formare e informare in modo chiaro e costante tutti i lavoratori esposti. 🩺 Attivare la sorveglianza sanitaria obbligatoria , con la supervisione di un medico competente. 📄 Aggiornare regolarmente il DVR e il registro degli esposti (per agenti cancerogeni e mutageni). 🤝 Centro Sicurezza Consulenze: il partner ideale per la tua sicurezza Il nostro team è al tuo fianco per: ✅ Valutare i rischi derivanti dagli agenti chimici e cancerogeni. 🗂️ Gestire il DVR e la documentazione obbligatoria in modo professionale. 👩‍⚕️ Attivare la sorveglianza sanitaria , con medici competenti qualificati. 👨‍🏫 Formare il personale , secondo gli standard normativi aggiornati. ⚠️ Evita sanzioni e tutela i tuoi lavoratori Essere inadempienti rispetto a queste normative può comportare sanzioni amministrative e penali , oltre a compromettere seriamente la salute dei tuoi dipendenti. Agisci ora per essere in regola e migliorare il livello di sicurezza aziendale. 📞 Richiedi subito una consulenza! Contattaci per una verifica della tua situazione aziendale: ti aiuteremo a capire cosa manca per essere in regola e ti guideremo passo dopo passo. 📬 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 22 luglio 2025
Adeguarsi alla norma UNI EN 15635 è obbligatorio Se nella tua azienda utilizzi scaffalature Industriali metalliche , è fondamentale sapere che non sono semplici arredi, ma vere e proprie attrezzature di lavoro . Lo stabilisce la normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08), che in combinazione con la norma tecnica UNI EN 15635:2009 , impone obblighi precisi per l’utilizzo, la manutenzione e l’ispezione periodica delle scaffalature. 👉 Un aspetto chiave della norma è la nomina obbligatoria del PRSES (Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio), figura incaricata di vigilare sulla corretta gestione delle strutture. Scaffalature industriali vs classiche: cosa cambia davvero? Le scaffalature industriali sono progettate per carichi pesanti , usi professionali e rispettano norme di sicurezza specifiche . Sono robuste, modulari e adatte a magazzini e aziende. Le scaffalature classiche , invece, sono pensate per ambienti domestici o uffici , con una struttura più leggera e capacità di carico limitata.
Autore: DE MICCO 18 luglio 2025
Lavorare in spazi confinati è tra le attività più pericolose nel mondo del lavoro. Tunnel, serbatoi, silos, pozzi e condotte sono ambienti che presentano rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi, esplosioni o difficoltà di evacuazione. È quindi fondamentale che le attività in questi ambienti siano svolte da personale formato, dotato di attrezzature idonee e conforme alla normativa vigente. Una svolta importante su questo fronte è arrivata con l’ Accordo Stato-Regioni del 18 aprile 2025 , che ha aggiornato profondamente i requisiti minimi per la formazione, addestramento e aggiornamento degli operatori che lavorano in spazi confinati o sospetti di inquinamento. l’Accordo Stato-Regioni Aprile 2025 In vigore dal 1° luglio 2025 , ha introdotto importanti novità, tra cui: 📚 1. Formazione obbligatoria e modulare Il percorso formativo è articolato in moduli teorico-pratici , con una durata minima complessiva di 16 ore , divisa in: 8 ore di teoria (normativa, rischi specifici, DPI, procedure) 8 ore di pratica (addestramento in ambienti simulati, uso DPI di III categoria, gestione emergenze) 🔁 2. Aggiornamento quinquennale È previsto un aggiornamento ogni 5 anni della durata minima di 4 ore , obbligatorio anche per chi aveva completato la formazione prima del 2025. 🧪 3. Verifica delle competenze Oltre alla frequenza, è richiesta la verifica dell’apprendimento con test scritti e simulazioni pratiche. Senza superamento della prova, il corso non è valido. 🏢 4. Requisiti dei soggetti formatori Solo enti accreditati, con istruttori qualificati e attrezzature certificate, possono erogare la formazione. È vietata l’autogestione o l’improvvisazione. ⚠️ Perché è fondamentale? Negli ultimi anni, numerosi incidenti mortali hanno coinvolto lavoratori in ambienti confinati. Le cause principali? Mancanza di formazione, errori procedurali e sottovalutazione del rischio. Il nuovo accordo mira a standardizzare e innalzare la qualità della formazione in tutta Italia, favorendo un approccio realmente preventivo. 🧰 Cosa deve fare un datore di lavoro oggi? Se nella tua azienda esistono attività che comportano l’accesso a spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento, ecco i passi obbligatori: Valutare i rischi specifici Aggiornare il DVR includendo procedure e misure di emergenza Verificare la formazione del personale secondo l’Accordo 2025 Programmare gli aggiornamenti formativi Garantire la sorveglianza sanitaria e l’addestramento all’uso dei DPI 📝 Conclusioni L’ Accordo Stato-Regioni di aprile 2025 rappresenta un importante passo in avanti nella tutela di chi lavora in condizioni estreme.  La formazione non è più un semplice obbligo burocratico, ma uno strumento concreto di prevenzione, cultura della sicurezza e salvaguardia della vita . Chi lavora in spazi confinati non può improvvisare: deve essere formato, addestrato e consapevole . 👉 Centro Sicurezza e Consulenze può affiancarti in tutto questo percorso: dalla valutazione dei rischi alla redazione del DVR, dall’organizzazione di corsi certificati alla gestione degli aggiornamenti formativi. 📞 Richiedi oggi stesso una consulenza personalizzata : il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti a garantire sicurezza, conformità normativa e continuità operativa.
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Autore: DE MICCO 18 agosto 2025
La sicurezza alimentare è fondamentale per tutelare clienti e azienda. Centro Sicurezza Consulenze ti aiuta a regolarizzare gli adempimenti, controllare i rischi e mantenere la tua attività conforme alle normative, grazie a verifiche, analisi e formazione mirata. Contattaci 0578738346 Hai mai sentito parlare della listeriosi ? È una malattia causata da un batterio chiamato Listeria monocytogenes, spesso sottovalutato ma potenzialmente pericoloso. In questo blog scoprirai cos’è, come si diffonde, i rischi principali e le misure di prevenzione essenziali. 1. Che cos’è la Listeria? Listeria è un genere di batteri, ma quello più noto e pericoloso per l’uomo è Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi Si trova comunemente nel terreno , nell’ acqua e può contaminare numerosi alimenti—specialmente verdure crude, latticini non pastorizzati, carni poco cotte 2. Modalità di trasmissione e rischi Contaminazione alimentare : questo batterio può sopravvivere anche a basse temperature (frigo o freezer), rendendolo difficile da eliminare Chi è più a rischio : Donne in gravidanza : rischio aborto, parto prematuro o infezione del neonato Anziani, immunodepressi e neonati : possono sviluppare forme gravi come meningite o sepsi 3. Sintomi e forme cliniche Forma non invasiva (gastroenterite): nausea, diarrea e febbre che insorgono entro 24 ore; in genere è lieve e autolimitante Forma invasiva o sistemica : può comparire anche dopo giorni o settimane dall’ingestione e manifestarsi con meningite, confusione, sepsi In gravidanza, i sintomi possono essere lievi ma le conseguenze per il feto possono essere gravissime 4. Prevenzione: le regole d’oro Cuocere bene gli alimenti , soprattutto carni e preparazioni a rischio Lavare accuratamente le verdure . Evitare latticini non pastorizzati . Separare cibi crudi da quelli pronti e disinfettare utensili e superfici Consumare rapidamente gli alimenti deperibili 5. Quadro epidemiologico e andamento recente Aumento dei casi in Europa : nel 2023, la listeriosi ha raggiunto il record di casi dal 2007 con quasi 2.952 casi , +5,8% rispetto al 2022 Incremento nel 2022 : registrato un +15,9% di casi rispetto al 2021; il tasso di mortalità fu uno dei più alti degli ultimi dieci anni Salmone affumicato come causa di focolai : tra 2022 e 2023, un focolaio che ha colpito più paesi (Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi) ha causato 17 infezioni e 2 decessi Ricordati di controllare se nel tuo manuale HACCP sono presenti: Procedure operative e registrazioni Piani di sanificazione con prodotti e frequenze. Registri di pulizia e disinfezione. Registrazioni di controlli su temperature di frigo, freezer e ambienti di lavorazione. Analisi microbiologiche Rapporti di laboratorio su campioni di alimenti pronti al consumo e superfici di lavoro. In caso di alimenti “ready to eat” → obbligo di ricerca della Listeria monocytogenes secondo Reg. CE 2073/2005 (criteri di sicurezza alimentare). Per qualsiasi informazione contattaci 0578738346 Centro Sicurezza Consulenze
Autore: DE MICCO 11 agosto 2025
Cos’è il DUVRI Il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze) è un documento obbligatorio previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Viene redatto dal Datore di Lavoro committente quando affida lavori, servizi o forniture a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o unità produttiva . L’obiettivo del DUVRI è individuare, valutare e gestire i rischi derivanti dalle interferenze tra le attività svolte dal committente e quelle dell’appaltatore, stabilendo le misure da adottare per eliminarli o ridurli al minimo. Come funziona Il processo di stesura del DUVRI prevede: Analisi delle attività svolte dal committente e dall’appaltatore. Individuazione delle interferenze , cioè situazioni in cui le due attività possono sovrapporsi e generare rischi (es. uso condiviso di spazi, macchinari, impianti). Definizione delle misure di prevenzione e protezione per ridurre/eliminare tali rischi. Cooperazione e coordinamento tra le parti, con riunioni, scambio di informazioni e nomina di referenti. Allegato al contratto di appalto : il DUVRI deve essere parte integrante del contratto, pena la nullità. Cosa deve contenere un DUVRI ben fatto Un DUVRI completo deve includere: Descrizione del luogo di lavoro e delle attività. Analisi dei rischi da interferenza con indicazione delle fonti di pericolo. Procedure di sicurezza da seguire . Responsabili e referenti per sicurezza e coordinamento. Piani di emergenza e vie di evacuazione . Misure specifiche per macchinari, attrezzature e sostanze pericolose . Cronoprogramma delle attività . DUVRI e attività stagionali: il caso della vendemmia Nelle strutture stagionali – come cantine e aziende agricole durante la vendemmia – la presenza di personale esterno (cooperative, lavoratori interinali, aziende di trasporto, ditte di manutenzione) aumenta i rischi da interferenza . Esempi: Utilizzo simultaneo di macchine agricole e mezzi di trasporto. Lavori in spazi ristretti e affollati. Attività di manutenzione in contemporanea alla produzione. Presenza di rischi chimici (prodotti per la pulizia, sanificazione botti, trattamenti). In questi casi il DUVRI: Coordina le procedure di sicurezza tra tutte le parti. Previene incidenti dovuti alla sovrapposizione di attività. Garantisce conformità normativa , evitando sanzioni. Perché è importante Il DUVRI: Tutela la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori presenti. Evita sanzioni (che possono arrivare fino a 6.400 € per mancanza del documento). Migliora la gestione operativa , riducendo interruzioni e imprevisti. Rappresenta una prova documentale di corretta gestione della sicurezza in caso di controlli o incidenti. Come Centro Sicurezza Consulenze può aiutarti Centro Sicurezza Consulenze supporta le aziende nella redazione, aggiornamento e gestione del DUVRI , con un approccio pratico e personalizzato: Sopralluogo tecnico per individuare i rischi reali. Interviste e raccolta informazioni con i responsabili. Redazione del documento conforme alla normativa. Supporto nella formazione di lavoratori e appaltatori. Aggiornamenti rapidi in caso di modifiche alle attività o al personale. Per le aziende stagionali, come quelle impegnate nella vendemmia, offriamo pacchetti rapidi e mirati , in grado di essere operativi anche in tempi stretti, senza trascurare nessun aspetto normativo. 📅 Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. 📧 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
🔌 Cos’è la Messa a Terra? La messa a terra è un sistema di sicurezza essenziale negli impianti elettrici, progettato per proteggere persone, attrezzature e strutture da incidenti elettrici dovuti a dispersioni di corrente , guasti o contatti accidentali. In pratica, collega alcune parti dell’impianto (come involucri metallici, masse) a un dispersore interrato . In caso di guasto, la corrente elettrica segue un percorso sicuro verso terra, evitando che attraversi il corpo umano o provochi danni a cose.. ⚠️ Perché è importante? Riduce il rischio di folgorazione per i lavoratori Previene incendi causati da cortocircuiti Salvaguarda le apparecchiature elettroniche È obbligatoria per legge in tutti i luoghi di lavoro 📜 Cosa dice la normativa? La verifica degli impianti di messa a terra è regolata dal D.P.R. 462/01 , che impone a tutti i datori di lavoro l’obbligo di far eseguire verifiche periodiche da organismi abilitati dal Ministero , con periodicità ogni 2 o 5 anni , a seconda del tipo di attività. 📑 Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro deve: Far eseguire le verifiche periodiche Conservare la relazione tecnica di verifica Comunicare all’INAIL il superamento della verifica Gestire le scadenze per i rinnovi successivi  💸 Quali sono le sanzioni? ⚠️ In caso di ispezioni da parte di ASL o Ispettorato del Lavoro , la mancanza della documentazione può portare a sanzioni immediate e, nei casi più gravi, alla chiusura dell’attività . Violazione Sanzione prevista Nessuna verifica eseguita da € 500 a € 2.000 Documentazione assente o incompleta da € 1.000 a € 3.000 Reiterazione o inosservanza grave Sospensione dell’attività Infortunio da impianto non verificato Responsabilità civile e penale del datore di lavoro ✅ Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco Affidati a noi per: ✅ Gestione scadenze per i rinnovi periodici ✅ Archiviazione dei documenti per eventuali controlli ✅ Supporto durante i controlli di ASL e Ispettorato 📅 Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. 📧 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
Sai quanto il rumore può incidere sulla tua salute, sulla produttività del tuo team e sulla sicurezza aziendale? In molti ambienti lavorativi, il rumore è una presenza costante e sottovalutata. Ma è davvero solo un fastidio o può diventare un rischio concreto? Cos'è il rumore? In termini semplici, il rumore è un suono indesiderato, fastidioso o dannoso , che può disturbare la concentrazione, interferire con la comunicazione o addirittura danneggiare l’udito. Tecnicamente, si misura in decibel [dB(A)] , ed è il risultato di vibrazioni che si propagano nell’aria e vengono percepite dal nostro sistema uditivo. Non tutti i suoni sono rumore, ma quando diventano eccessivi, ripetitivi o continui , possono trasformarsi in un rischio professionale . Questo accade ad esempio in ambienti industriali, officine, cantieri, agricoltura, mense, lavanderie, impianti sportivi o strutture con macchinari rumorosi. Il rischio rumore fa riferimento all’esposizione prolungata a livelli acustici elevati durante l’attività lavorativa. Secondo i dati europei, quasi il 30% dei lavoratori è esposto a rumore nocivo sul posto di lavoro, spesso ben oltre i limiti raccomandati, con effetti che vanno dalla semplice difficoltà di comunicazione a danni permanenti all’udito . Quali sono gli effetti sulla salute? Ti sei mai chiesto perché ti senti più stanco, irritabile o distratto dopo una giornata di lavoro in un ambiente rumoroso? Il rumore influisce in molti modi sul nostro organismo: Perdita della capacità uditiva (ipoacusia), anche permanente; Problemi cardiovascolari , come ipertensione e aumento del rischio infarto; Disturbi del sonno e della concentrazione ; Difficoltà di comunicazione , che possono compromettere la sicurezza nei luoghi di lavoro; Impatto psicologico , come stress, ansia e malessere generale. Inoltre, nei contesti scolastici, sanitari e industriali il rumore può influenzare negativamente l’apprendimento, il comportamento e la qualità del servizio erogato. Quali sono i limiti da rispettare? Secondo la normativa vigente (D.Lgs. 81/08), è necessario valutare l’esposizione al rumore quando i livelli superano: 80 dB(A) : soglia per l’adozione di misure preventive (formazione, DPI, sorveglianza sanitaria); 85 dB(A) : soglia per l’obbligo di interventi tecnici e organizzativi di riduzione del rischio. Domande da porti oggi stesso: Hai mai fatto valutare l’esposizione al rumore nella tua azienda? I tuoi dipendenti utilizzano correttamente le protezioni acustiche? Il tuo DVR include un’analisi dettagliata del rischio rumore? Sai che in assenza di valutazione puoi andare incontro a sanzioni anche pesanti? ⚠️ Quali sanzioni rischia il datore di lavoro? Ignorare il rischio rumore non è solo pericoloso per la salute, ma espone il datore di lavoro a sanzioni rilevanti: ❌ Mancata valutazione del rischio rumore: → Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.740 € a 7.014 € (art. 55, c.1 lett. a del D.Lgs. 81/08) ❌ Mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in caso di esposizione ≥85 dB(A): → Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.644 € a 6.576 € ❌ Assenza di formazione e informazione ai lavoratori esposti: → Ammenda da 1.096 € a 2.192 € ❌ Mancata sorveglianza sanitaria nei casi previsti: → Arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 4.384 € Centro Sicurezza Consulenze è qui per aiutarti Noi di Centro Sicurezza Consulenze Srl ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la valutazione e gestione del rischio rumore : 📝 Redigiamo i documenti obbligatori previsti dal D.Lgs. 81/08 🛡️ Ti aiutiamo a scegliere i DPI acustici più adatti 📊 Ti supportiamo nella formazione dei lavoratori ➡️ Il nostro obiettivo? Proteggerti da sanzioni e garantire la salute e il benessere di chi lavora con te. 📞 Contattaci oggi per un preventivo gratuito e personalizzato. 0578738346
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Centro Sicurezza Consulenze, con sede a Montepulciano in provincia di Siena, si occupa di salute e sicurezza sul lavoro per tutte le imprese, fornendo servizi nell'ambito della progettazione antincendio, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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    corsi per Datori di Lavoro, corsi per Preposti, corsi per Dirigenti, corsi per addetti antincendio, corsi per lavoratori, corsi per addetti al primo soccorso, corsi per rappresentanti dei lavoratori, corsi HACCP per alimentaristi, corsi per addetti alla conduzione di trattori agricoli e forestali e macchine movimento terra, corsi per addetti alla conduzione di piattaforme aeree, corsi per addetti ai lavoratori in quota e DPI terza categoria.

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